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VINCITORI

Primo Premio               Di Pietro Nicola
Secondo Premio          Furlan Giovanni, Longheu Vittorio, Celeghini Genny, Tognoli Roberta, Delprete Alessia, Pastò Flavia
Terzo Premio               Galiotto Marcello, Rampazzo Alessandra, Azzarello Mario, Muffato Luigi


Di Pietro Nicola
(Padova – Italia)

 

La velocità di lettura dell’edificio posto lungo l’autostrada rappresenta l’innesco compositivo per la genesi della forma architettonica che fa dell’ orizzontalità la sua forza comunicativa proponendo nel fronte di pietra la quinta di fondo dietro la quale sviluppare la proposta progettuale.
La suggestione degli spazi interni che vede l’alternanza tra pieni-vuoti, luci-ombre, natura-artificio regala, nell’eleganza della linearità, la forza espressiva degli ambienti dove, nelle tre corti, il vuoto ellittico rappresenta il chiaro rimando all’attività di cava, cuore e anima della storia del brand.
Un progetto calibrato che fa della misura, dell’eleganza e della qualità degli spazi il suo carattere, capace di rispondere al programma con un gesto insieme semplice e “denso”.


Furlan Giovanni
Longheu Vittorio
Celeghini Genny
Tognoli Roberta
Delprete Alessia
Pastò Flavia
(Padova – Italia)

 
 
 

 

Il progetto individua nella “sospensione” l’elemento di fascinazione visiva e percettiva dove i richiami ai contrasti tra spazi aperti e chiusi, tra elementi di acqua e di costruito, tra trasparenze e chiusure riportano a valori emozionali, ulteriormente amplificati dalle superfici d’acqua abilmente protratte a sottolineare il superamento dei bordi.
L’edificio appare sospeso sul palcoscenico generato dall’orografia dei terrapieni declivi ed esalta il distacco dal suolo attraverso la fluidità degli spazi e dei percorsi accentuati dagli specchi d’acqua ai quali si connettono gli spazi interni della reception e della hall, racchiusi nella preziosa trasparenza di teche in cristallo. Per contrasto, i volumi architettonici risultano inscritti in un recinto murario che circoscrive il pieno degli uffici e il vuoto della piazza-corte.


Galiotto Marcello
Rampazzo Alessandra
Azzarello Mario
Muffato Luigi

(Venezia – Italia)

 

 

Il forte richiamo all’attività storica caratteristica del luogo denota un accurato processo creativo, che fa del percorso autostradale il principio informatore del progetto declinato sia nell’analisi dei landmark presenti nel territorio sia nella percezione in velocità dell’oggetto architettonico proposto come edificio.
La qualità compositiva si evidenzia per la soluzione tecnica della facciata e per la distribuzione degli spazi interni ed evoca, nella trasposizione della forma, il processo produttivo della lavorazione della pietra.
La suggestione del carro ponte in movimento, esaltando la staticità dei blocchi, propone un’ esperienza visiva di forte impatto emotivo sia per il visitatore-cliente sia per il viaggiatore-osservatore.